Rispetto agli smartphone, ai social media, alla televisione e ai viaggi, negli scorsi decenni la misurazione della pressione sanguigna si è evoluta a passo di lumaca.
Si potrebbe anzi sostenere che non si sia evoluta affatto.
Perché per misurare la pressione ci affidiamo ancora al bracciale, datato e piuttosto ingombrante? E possiamo aspettarci a breve qualche progresso, con misurazioni più facili e più precise?
Di seguito, ti proponiamo una breve storia delle teorie sulla pressione sanguigna e degli strumenti per misurarla, e anche una previsione di ciò che il futuro ha in serbo per le persone con ipertensione.
(PS Sentiti libero di andare subito alla fine, se vuoi barare e leggere subito la previsione!)
Storia della pressione sanguigna: dal 200 AC agli anni 2020
200 AC: La pressione sanguigna nasce nell’antica Grecia
Iniziamo il nostro tour del passato con Galeno, filosofo greco e medico all’epoca dell’Impero Romano. Egli fece dei passi avanti partendo dall’osservazione di Ippocrate che le arterie cessano di sanguinare al momento della morte.
Galeno avanzò l’ipotesi di un sistema circolatorio con arterie contenenti “pneuma”. Che cos’è? vi starete domandando. Il pneuma era ritenuto una forza vitale, che circola in tutto il corpo spinta dal cuore.
I primi anni del 1600: controversie sulla pressione sanguigna
Il medico inglese William Harvey si oppose a Galeno proclamando che il cuore non è una fonte inesauribile di sangue. C’è invece una quantità limitata di sangue che si muove nel corpo in una sola direzione.
La svolta di Harvey provocò un certo scompiglio. La ragione? Il salasso — un trattamento oggi abbandonato che consiste nel prelevare sangue, nella speranza di eliminarne le impurità e di curare le malattie — all’epoca era una pratica medica comune. Nella teoria di Harvey non c’era più una quantità infinita di sangue che permettesse alla persona malata di recuperare, quindi il salasso diventava una terapia rischiosa.
1711: la prima misurazione documentata della pressione sanguigna
Al reverendo Stephen Hales è attribuita la prima misurazione nota della pressione sanguigna. Fu assai poco etica, a posteriori.
Il metodo? Hales inserì un tubo di vetro in un’arteria di un cavallo (e anche di altri animali più piccoli). Osservando che il sangue saliva e scendeva all’interno del tubo, stabilì che ciò fosse dovuto a variazioni della pressione del sangue.
La nascita del bracciale per la misurazione della pressione nel 1800
Un medico austriaco, il dott. von Basch, inventò lo sfigmomanometro (detto anche misuratore della pressione) nel 1881.
Seppur celebrato come il primo modo non invasivo per misurare la pressione sanguigna umana, era alquanto complesso. Il dispositivo comprendeva una sacca di gomma piena d’acqua per manipolare il flusso del sangue nell’arteria e una colonna di mercurio per effettuare la misurazione.
Alla fine dell’800, il dispositivo Riva-Rocci venne modificato da un medico di nome Nikolai Korotkoff. Con questa modifica, il dispositivo poteva essere posizionato attorno al braccio e assunse l’aspetto del bracciale di misurazione che vediamo ancora oggi.
Il 1905 vide un ulteriore passo avanti della conoscenza. Korotkoff riuscì a determinare la differenza tra pressione sistolica e pressione diastolica. Par farlo si registravano nelle arterie cinque suoni differenti (I suoni di Korotkoff) mentre il cuore si contraeva e si riempiva nuovamente di sangue. Un grande progresso.
E poi… Più nulla?
La storia della pressione sanguigna che abbiamo riassunto qui sopra ci dice che i progressi compiuti nel 1600, 1700 e 1800 portarono a un diluvio di nuove conoscenze e possibilità. Ma sembra che poi tutto si sia fermato.
È strano. Specialmente se consideriamo che aspetti essenziali della salute, come l’esercizio fisico, l’alimentazione e il sonno si sono sviluppati rapidamente nello scorso decennio. Contapassi, app di monitoraggio delle calorie e analisi del sonno oggi sono accessibili alla maggior parte delle persone. Tuttavia, sul mercato non sono apparsi sistemi più avanzati per misurare la pressione.
Fino a oggi…
Il frutto di tecnologia e conoscenza: un’invenzione moderna per la misurazione della pressione
Tu o una persona a te cara soffrite di ipertensione?
In questo caso, conoscerai fin troppo bene i limiti del normale metodo di misurazione con bracciale:
- È scomodo da portare con sé quando non si è a casa
- Misurazioni fluttuanti, causate da fattori difficili da controllare come posizionamento del bracciale, movimento, stress, ansia e altri fattori ambientali
- Assenza di misurazioni notturne durante il sonno
- Perdita di tempo per posizionare il bracciale e poi toglierlo, più volte al giorno
La buona notizia è che non devi più rassegnarti a questi inconvenienti!
Ora puoi misurare la pressione 24 ore su 24, ovunque tu sia, grazie alla tecnologia “indossalo e dimenticalo” di Aktiia e alla sua app. Finalmente c’è un modo migliore per gestire e monitorare la tua pressione.
Con oltre 50 milioni di misurazioni effettuate, e con un’accuratezza confermata da oltre 20 studi clinici revisionati, Aktiia apre una nuova era nel campo del monitoraggio della pressione sanguigna.
L’invenzione del bracciale per la misurazione della pressione ci ha accompagnati fin qui. Ma è ora di dare alle persone con ipertensione maggiore possibilità di controllo, più dati e più serenità rispetto al fatto che la loro pressione si evolva nella direzione giusta.
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