Come si riduce l’ipertensione arteriosa diastolica, e quali sono le sue cause?
Se controlli regolarmente la tua pressione sanguigna, è probabile che la tua attenzione si concentri sul numero più alto: la pressione sistolica. Dovresti preoccuparti se il numero più basso, la pressione diastolica, è alto? In breve, la risposta è sì: se il numero più basso è maggiore di 80 mm/Hg sei da considerare una persona con ipertensione ed è opportuno collaborare con il tuo medico per ridurre la pressione diastolica.
In questo articolo spiegheremo meglio la pressione diastolica e la sua importanza. Vedremo quali sono le cause di una pressione diastolica elevata e cosa puoi fare per abbassare in modo sicuro il livello della tua pressione.
Pressione sistolica e pressione diastolica
Come saprai, i valori che rilevi quando misuri la pressione dovrebbero mantenersi entro un certo intervallo. Ma sai cosa rappresentano il numero più alto e quello più basso?
- Pressione arteriosa sistolica: La pressione massima esercitata dal cuore durante il battito. La pressione sistolica è rappresentata dal numero più alto della misurazione.
- Pressione arteriosa diastolica: La pressione presente nelle arterie tra due battiti è rappresentata dal numero più basso (pressione diastolica).
Il primo numero della misurazione, la pressione sistolica, viene citato molto più spesso. Il tipo più comune di ipertensione è dato da pressione sistolica elevata e pressione diastolica normale. Ma è importante tenere sotto controllo anche la pressione diastolica, specialmente se il numero si avvicina al livello di 80 mmHg o se lo supera.
Cos’è la pressione diastolica?
Anche se la pressione sistolica alta è il tipo di ipertensione più comune, oggi sappiamo che sono importanti entrambi i numeri. Sia la pressione sistolica sia quella diastolica, se elevate, possono determinare una diagnosi di ipertensione.
Ecco come interpretare il valore della pressione diastolica:
Categoria | Diastolica (mmHg) |
Ottimale | Minore di 80 |
Normale | Minore di 84 |
Pre-ipertensione | Minore di 89 |
Ipertensione di grado 1 | 90-99 |
Ipertensione di grado 2 | minore di 109 |
Ipertensione di grado 3 | Maggiore di 110 |
Crisi ipertensiva | 120 o superiore |
Perché la pressione diastolica è importante?
Uno studio del 2019 pubblicato sul New England Journal of Medicine ha esaminato 36 milioni di misurazioni della pressione, effettuate su 1,3 milioni di persone adulte nella California settentrionale tra il 2007 e il 2016. Il dott. Alexander Flint, che conduceva lo studio, ha detto a NBC News: “La pressione sistolica conta leggermente di più in termini di rischio di attacco cardiaco e ictus, ma la pressione diastolica elevata è al secondo posto ed è, in modo indipendente, un fattore predittivo di tali rischi”.
Se hai una pressione diastolica alta ma una pressione sistolica normale, allora hai un’ipertensione diastolica isolata, condizione che rappresenta meno del 20% dei casi di ipertensione. Come altri tipi di ipertensione, l’ipertensione diastolica isolata può aumentare il rischio di patologie come ictus, patologie cardiache, attacco cardiaco, insufficienza cardiaca, aneurisma, perdita della vista e patologie renali.
Qual è la causa dell’ipertensione diastolica isolata?
L’ipertensione diastolica isolata è legata a disturbi endocrini e nefrovascolari. Uno studio del 2012 ha dimostrato anche un collegamento tra l’apnea notturna grave e l’incremento della pressione diastolica.
Ovviamente, anche lo stile di vita può aumentare la probabilità di avere una pressione diastolica alta. Uno studio, condotto in Cina su 8.475 pazienti dai 18 anni in su, ha rivelato tre significativi fattori di rischio:
- Età: i pazienti con ipertensione diastolica isolata sono molto più giovani di quelli con ipertensione sistolica isolata
- IMC: un elevato indice di massa corporea (IMC) è un significativo fattore di rischio per l’ipertensione diastolica isolata, ma non per quella sistolica isolata
- Fumo: è associato in modo significativo all’ipertensione diastolica isolata ma non a quella sistolica isolata
I risultati dello studio suggeriscono che mantenersi in forma e rinunciare al fumo sono comportamenti che possono essere particolarmente efficaci per i pazienti giovani rispetto alla gestione della pressione diastolica.
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Stress e pressione diastolica
Quando sei stressato, il tuo corpo produce ormoni dello stress che fanno battere il cuore più rapidamente e restringere i vasi sanguigni. Ciò può incrementare la pressione sulle pareti dei vasi sanguigni e portare all’ipertensione.
Lo stress cronico può portare anche ad altri comportamenti poco sani, come mangiare troppo o fumare, che a loro volta contribuiscono a incrementare la pressione diastolica. Gestire lo stress con l’esercizio fisico o con tecniche come la meditazione e la respirazione profonda può essere utile per ridurre la pressione diastolica.
I rischi dell’ipertensione diastolica
Uno dei rischi principali della pressione diastolica alta è il maggiore rischio di patologie cardiovascolari, come attacchi cardiaci e ictus. Ciò dipende dal fatto che una pressione sanguigna elevata mette il cuore sotto sforzo, facendogli fare più fatica per pompare il sangue in tutto il corpo, il che nel tempo può danneggiare le arterie.
Un altro rischio associato alla pressione diastolica elevata è il danno ad altri organi vitali, come i reni. I reni hanno un ruolo cruciale nella regolazione della pressione sanguigna, e l’ipertensione può danneggiare i loro delicati vasi sanguigni, portando all’insufficienza renale o ad altri problemi renali. Inoltre, una pressione sanguigna elevata può danneggiare i vasi sanguigni degli occhi, provocando problemi alla vista o perfino la cecità.
Altri rischi associati alla pressione diastolica elevata sono il maggiore rischio di aneurismi, di patologie delle arterie periferiche e di disfunzioni sessuali. Può provocare anche menomazioni cognitive e incrementare il rischio di sviluppare la demenza, perché può danneggiare i vasi sanguigni del cervello intaccandone il funzionamento.
Demenza e pressione sanguigna
Degli studi hanno suggerito un possibile collegamento tra l’ipertensione e un maggiore rischio di demenza. L’ipertensione può danneggiare i vasi sanguigni e ridurre l’afflusso di sangue al cervello, il che può condurre al decadimento cognitivo e a un maggiore rischio di demenza.
Uno studio pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging (neurobiologia dell’invecchiamento) ha scoperto che le persone di mezz’età che soffrono di ipertensione hanno maggiore probabilità di sviluppare menomazioni cognitive con l’avanzare dell’età rispetto a coloro che hanno una pressione normale. Un altro studio ha rilevato che l’ipertensione nella mezza età è associata a un maggiore rischio di demenza negli anni successivi.
Tuttavia, è importante dire che la relazione tra ipertensione e demenza è complessa e non pienamente compresa. Anche altri fattori, come la genetica, lo stile di vita e la salute complessiva possono influire sul rischio di sviluppare la demenza.
Ridurre la pressione sanguigna modificando lo stile di vita, per esempio con la dieta e l’esercizio, e se necessario con i farmaci, può aiutare a ridurre il rischio di decadimento cognitivo e di demenza. È importante parlare al tuo medico della pressione sanguigna e di qualsiasi preoccupazione tu possa avere riguardo alla tua salute cognitiva.
Come ridurre la pressione diastolica?
Ci sono molte cose che puoi fare per ridurre in generale la tua pressione sanguigna. Il medico può consigliarti su come modificare le tue abitudini e la tua dieta, e in certi casi potrebbe prescrivere dei farmaci.
Tuttavia, se è alta solamente la pressione diastolica, è importante che collabori strettamente col tuo medico per evitare di ridurla troppo. Una pressione diastolica bassa (sotto i 60 mmHg) significa che i muscoli cardiaci non ricevono abbastanza sangue ossigenato, e questo può condurre a una patologia chiamata insufficienza cardiaca diastolica. Infatti, le persone con una pressione diastolica inferiore a 60 mmHg hanno una probabilità di danno cardiaco superiore del 50% rispetto al normale.
Suggerimenti per ridurre la pressione sanguigna
1. Fare esercizio regolarmente
Il servizio sanitario britannico (NHS) raccomanda che gli adulti facciano almeno 2,5 ore di esercizio a settimana. Uno studio ha anche scoperto che 30 minuti di esercizio al mattino possono essere efficaci tanto quanto i farmaci per abbassare la pressione per tutta la giornata.
Un’attività aerobica di intensità moderata, come camminare a ritmo sostenuto, correre lentamente, andare in bicicletta o nuotare, è l’ideale. Ma se odi le palestre e non ti sei mai considerato una persona sportiva, niente paura. Prova con questi suggerimenti:
- Trova un’attività fisica che ti piaccia, come il giardinaggio, passeggiare col cane o anche un corso di ballo: qualsiasi cosa ti faccia respirare più forte e che faccia battere il cuore un po’ più velocemente.
- Fatti accompagnare da un amico o da un familiare che a sua volta desideri tenersi in forma. Così avrai qualcuno che ti fa compagnia e che ti spinge a mantenere l’impegno.
- Trova dei modi per inserire più attività fisica nella tua quotidianità, per esempio scendere dall’autobus un paio di fermate prima, usare sempre le scale o fare una passeggiata all’ora di pranzo.
2. Mangiare in modo sano
Una dieta sana ed equilibrata a basso contenuto di sodio e ricca di potassio può abbassare la pressione sanguigna aiutando a ridurre la quantità di liquidi nel corpo, il che permette ai vasi sanguigni di espandersi e contrarsi più facilmente, cosa che contribuisce ad abbassare la pressione.
- Dai un’occhiata alla guida Mangiare bene del NHS, pensata per le persone con ipertensione che desiderano adottare una dieta più sana.
- Cerca di mangiare cibi meno lavorati, come frutta e verdura; verdure a foglia verde come spinaci e cavoli; pesce grasso come salmone, sgombro e aringa; frutta secca.
- Mangia molte fibre: cose come riso integrale, pane integrale e pasta integrale sono l’ideale.
- Se ti piacciono i dolci, sostituisci quelli che mangi solitamente con il cioccolato fondente: è stato scoperto che il cioccolato con oltre il 70% di cacao aiuta a ridurre la pressione sanguigna.
3. Ridurre il sale
Probabilmente sai già che una dieta ricca di sale non è un bene per la tua pressione. Questo perché il sale fa sì che il corpo trattenga l’acqua. Se ne mangi troppo, l’acqua in eccesso nel corpo incrementa la pressione sui vasi sanguigni, facendo salire la pressione del sangue.
Ridurre il sale è uno dei modi più facili e più rapidi per abbassare la pressione sanguigna. Prova a fare così:
- Usa meno sale quando cucini e non mettere la saliera in tavola.
- Controlla le etichette degli alimenti quando fai la spesa, anche di quelli che non ti aspetti contengano molto sale. Il simbolo del semaforo usato su alcune confezioni può essere utile a questo riguardo.
- Se mangi fuori casa, prima chiama il ristorante e chiedi se il piatto di tua scelta può essere preparato con meno sale.
- Se all’inizio il cibo ti sembra insipido, persevera: presto le tue papille gustative si abitueranno al gusto.
- Rielabora le tue ricette abituali e insaporiscile con cipolla, aglio, erbe, spezie, peperoncino o succo di limone, invece che col sale.
4. Bere meno alcol
Se bevi, è importante che tu lo faccia con moderazione. Secondo uno studio del 2006, la pressione può aumentare di 1 mmHg per ogni 10g di alcol assunto. Un’unità è equivalente a 8g di alcol.
Bere troppo alcol ha spesso una serie di effetti negativi sulla tua salute, compreso l’aumento della pressione al di sopra dei livelli normali. L’alcol può rendere meno efficaci i farmaci per la pressione ed è anche collegato all’aumento di peso, un’altra causa di ipertensione. I nostri suggerimenti sono:
- Rispetta i limiti consigliati: non più di 3-4 unità al giorno per gli uomini e di 2-3 per le donne.
- Prova delle bevande analcoliche o poco alcoliche: la varietà è molto maggiore che in passato.
- Scegli bicchieri piccoli piuttosto che grandi, e bottiglie invece di boccali.
- Aggiungi succo o acqua per fare durare di più il drink, oppure alterna drink alcolici e non.
- Se bevi a casa, compra un misurino per sapere esattamente quanto bevi.
5. Ridurre lo stress
Più facile a dirsi che a farsi, certo. Ma lo stress ha diversi effetti sul corpo, uno dei quali è determinare picchi di ormoni dello stress, che possono incrementare la pressione sanguigna.
Ognuno trova i propri modi per ridurre lo stress: qualcuno preferisce un’attività rilassante come lo yoga o la lettura, altri trovano più efficace l’attività fisica. Potresti:
- Fare esercizio, rinforzando contemporaneamente la salute mentale e quella fisica. Non è necessario che sia intenso: una passeggiata all’aria aperta potrebbe essere sufficiente (leggi come l’attività fisica aiuta il benessere mentale).
- Parlare o trascorrere del tempo con amici e familiari.
- Fare qualcosa che ti faccia ridere, come guardare una commedia.
- Praticare la meditazione o la “mindfulness”: Headspace e Calm sono due app che puoi provare per iniziare.
- Provare ad adottare la mentalità del “bicchiere mezzo pieno”, suggerisce il Professor Cary Cooper, un esperto di salute sul lavoro dell’Università di Lancaster. “Al termine della giornata, prova a scrivere tre cose che sono andate bene, o per le quali sei contento”.
- Se lo stress ti rende difficili le attività quotidiane, parlane con un medico o con un professionista della salute mentale.
6. Assumere i farmaci prescritti
Se il tuo medico ti ha prescritto dei farmaci per la pressione, ricorda di assumerne la dose corretta, all’ora giusta. I farmaci possono contribuire a tenere sotto controllo l’ipertensione rilassando i vasi sanguigni, consentendo al sangue di fluire più facilmente e alleviando lo stress sul cuore e sugli organi.
Strategie per ridurre naturalmente la pressione diastolica
Diversi rimedi naturali si sono dimostrati efficaci nell’abbassare il livello generale della pressione sanguigna. Per esempio l’aglio, gli integratori di omega-3 e il tè all’ibisco.
- L’aglio contiene sostanze che possono aiutare a rilassare i vasi sanguigni e a ridurre la pressione.
- Anche gli acidi grassi omega-3, presenti nel pesce, nella frutta secca e nei semi, hanno effetti di riduzione della pressione. Agiscono riducendo l’infiammazione e migliorando il funzionamento dei vasi sanguigni, il che contribuisce a ridurre la pressione diastolica.
- Il tè all’ibisco è un altro rimedio naturale che si è rivelato efficace nella riduzione della pressione sanguigna diastolica. Contiene antiossidanti chiamati antocianine, che possono contribuire ad abbassare la pressione sanguigna riducendo la costrizione dei vasi sanguigni.
Quando si usano rimedi naturali per abbassare la pressione diastolica, è importante utilizzarli in modo sicuro ed efficace. Consulta sempre il tuo medico prima di provare qualsiasi nuovo rimedio naturale, specialmente se stai assumendo dei farmaci o se hai qualche patologia. Erbe e integratori possono interagire con i farmaci, allo stesso modo in cui i farmaci possono interagire tra loro. È importante informare il tuo medico di tutti i rimedi che usi.
Dato che tradizionalmente le ricerche si sono concentrate sulla pressione sanguigna sistolica, stiamo ancora scoprendo il vero significato di quella diastolica. Se è il tuo caso, l’approccio di gran lunga migliore è consultare il tuo medico per definire un adeguato piano di trattamento.
Avvertenza: questo articolo ha scopo puramente informativo e non contiene consigli medici, né sostituisce il consiglio di un medico. Le informazioni contenute in questo articolo non vanno intese come diagnosi, trattamenti, cure né misure di prevenzione di alcuna malattia. Prima di qualsiasi modifica del tuo regime sanitario consulta un professionista medico qualificato.
Fonti:
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